I taca co eà bienal, ciò!




Questa è la frase colma di disprezzo che si sente per le calli, (traducibbule liberamente con, "stanno a comincià co a biennale, e aridaje")
Se anche tu, come il veneziano medio, pensi che l'arte contemporanea è uno scempio vergognoso (o "na roba che me vien da dirghe ghe sboro sora") metti le mani in faccia a un artista. Noi ce li abbiamo anche a portata di mano in society!
In alternativa, e comunque la pensi, mettile sul culo a un'artista. Roscia.
In foto installazione spontanea a Dorsoduro dal titolo "la bandiera della pace non è quella gay, hai capito?"

3 commenti:

moab ha detto...

All'ultima biennale a cui sono stato ricordo di aver pensato costantemente "ghe sboro sora" durante tutto l'Arsenale. Mani in faccia agli artisti.

dapx ha detto...

se vabbe', "gli artisti", "le mani in faccia"...ma quanta mona che ghe se' a bienal

vianel's ha detto...

Massa mona. Che ti no ti xé drio a contarla.
A fine serata ti xé sui copi, ma eà ga ancora tanta vogia de magnar bacaeà mantegà.

Posta un commento