Bellissima la rubrica nuova di miltonio: provo a dare il mio contributo: ho vissuto un'esperienza simile, anche se con la dinamica opposta. Non mi sono prodotto in una spiegazione della ricetta del risotto dalla superiorità così schiacciante, sono state le azioni di qualcun'altro a "made my day". Con la mia coinquilina siamo andati in un grosso negozio di elettrodomestici per comprare un minipimer. Qui in Argentina anche se ti levi una caccola ti chiedono il documento, sono imparanoiati con le truffe. Di conseguenza, il commesso brutto con il quale abbiamo a che fare scopre che siamo Italiani. «De donde», domanda. Appurata la nostra provenienza dall'Urbe, esclama: «ah! se mi aveste detto da Napoli mi sarei emozionato, sapete com'è, el Diego». Esco dal negozio pensando che esiste gente che può provare sentimenti positivi incontrando un napoletano, e questo in realtà mi inquieta molto. Ma allo stesso tempo mi fa avviare una riflessione. Torno a casa, dove riesco a connettermi al wifi del vicino: con una semplice ricerca in google immagini trovo questa, tra le prime:
E' il tassello mancante nel mio ragionamento: esiste uno che si emoziona se incontra un napoletano perchè lo associa a quello nella foto. E non sono io. Essere privo di questi orribili sentimenti mi ha fatto sentire molto sollevato. That made my day.
3 commenti:
Qualcosa non torna: in che modo un commesso imparanoiato dalle truffe potrebbe vedere di buon grado un compratore napoletano?
Mi pare un'osservazione arguta. Ma tant'é, qui la passione per il ciccione va oltre ogni limite razionale.
PS ho sentito il disco degli strokes, con approccio molto prevenuto dopo la tua mail. Sembra che lo abbia fatto un gruppo "nato dopo gli strokes", ma dopo piú ascolti, sebbene disilluso, ho trovato del bello e un paio di canzoni mi entusiasmano.
Tutta la faccenda è inquietante, e conferma lo scarso apprezzamento che ho per gli argentini,
che metto in classifica come popolo orrendo solo dopo i napoletani e i portoghesi.
La foto mi fa pensare a come potrebbero apparire in futuro i giapponesi dopo questa massiccia esposizione alle radiazioni.
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